Anche oggi tanto per cambiare le presentazioni sono su argomenti di cui capisco poco, quindi ne approfitto per fare qualche telefonata dalla camera (dove la rete wireless funziona bene) e arrivo al centro congressi un po’ in ritardo. Rivedo assieme a Luigi la bozza di presentazione che ho preparato finora, quindi vado a registrarmi alla Speaker Room. Si può fare la presentazione sia usando il computer fornito dal congresso, sia collegando il proprio portatile. Non so ancora che cosa farò (se mostrerò soltanto le slide è più pratico usare il computer del congresso, se invece dovrò fare qualche dimostrazione userò il portatile), quindi nel dubbio provo a collegare il portatile al videoproiettore per verificare che tutto funzioni. Devo anche verificare mediante un apposito strumento che la potenza del puntatore laser sia entro i limiti di legge (5 mW). Lo strumento misura 0,3 mW, quindi siamo ampiamente sotto. Al prossimo congresso mi porterò un puntatore laser taroccato (si trovano le istruzioni in rete) da 100 mW, abbastanza per accendere un fiammifero. Nel resto della mattinata lavoro alla presentazione; tanto per cambiare la rete wireless è quasi sempre fuori uso.
Anche oggi abbiamo un biglietto per un dolce nella pausa caffè del pomeriggio, e ci danno nientepopodimeno che un “brownie”, forse una delle più alte conquiste dell’arte gastronomica americana (anche le bistecche sono buone ma non le hanno inventate loro). Alla pausa caffè abbiamo appuntamento con Aldo, e nel resto del pomeriggio facciamo una lunga riunione per discutere il lavoro futuro. Sembra molto interessato a quello che raccontiamo, tanto che rimane con noi più del previsto rinunciando ad andare a sentire una presentazione.
Luigi ha noleggiato un’auto, e la sera andiamo a mangiare pesce a La Jolla in un ristorante consigliato dall’albergo (Aldo ha altri impegni e non può venire con noi). La via più breve secondo il navigatore satellitare va per l’autostrada, mentre in albergo ci hanno consigliato di fare un giro panoramico per la costa, quindi spegniamo il navigatore e cerchiamo di seguire le istruzioni date dall’albergo. Dopo un po’ ci perdiamo, quindi riaccendiamo il navigatore, che ci rimanda indietro e ci fa prendere l’autostrada. Arriviamo a La Jolla e i parcheggi presso il ristorante sono tutti a pagamento con “valet parking” (8$), quindi giriamo finché non troviamo un parcheggio gratuito e arriviamo al ristorante con qualche minuto di ritardo rispetto alla prenotazione. Si rivela piuttosto costoso (il conto supera i 100$) ma molto buono. Prendo un antipasto di sardine con melograno, un piatto di “albacore” (una variante di tonno) cotto al sangue avvolto in bacon croccante con contorno di polenta e un tris di sorbetti alla frutta di stagione, il tutto accompagnato da una pregiata acqua minerale di montagna. Mentre aspettiamo il conto diamo un’ultima controllata alla mia presentazione, che sarà domani mattina. La cameriera nota la mia felpa di Santa Barbara (che evidentemente funziona anche con le donne), e dopo una breve conversazione ci augura buona fortuna per la presentazione.
Dopo cena facciamo una breve passeggiata presso la spiaggia (impossibile fare foto perché ormai è notte fonda) e rientriamo in albergo.
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