Questa pagina contiene il diario e le foto di un viaggio in USA che ho fatto per motivi di studio e ricerca, nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Informazione che sto seguendo presso l’Università di Trieste. Il viaggio prevede le seguenti destinazioni:

  • 14 febbraio - 23 febbraio 2008: San Diego, California, sede del congresso SPIE Medical Imaging
  • 23 febbraio - 17 marzo 2008: Silver Spring, Maryland, presso il
    NIBIB/CDRH Laboratory for the Analysis of Medical Imaging Systems
    Division of Imaging and Applied Mathematics
    Office of Science and Engineering Labs
    Center for Devices and Radiological Health
    Food and Drug Administration
Novità: mi fermo fino al 3 aprile. Per Pasqua ho fatto una breve gita a New York City.

Potete trovare il diario dell’anno scorso all’indirizzo http://ggchome.altervista.org/california

Per chi non sa come funziona un blog: I messaggi vengono mostrati a partire dal più recente, quindi per leggere il diario in ordine cronologico bisogna partire dalla fine. Se volete scrivere un commento visibile a tutti i lettori, cliccate sull’apposito link alla fine di ogni giornata. Se non siete registrati, scegliete “Anonimo” in basso alla pagina dove c’è scritto “Scegli un'identità”, ma ricordatevi di scrivere il vostro nome nel testo del blog.

22 febbraio 2008

Stanotte faccio fatica a dormire perché il rumore proveniente dall’autostrada sembra più forte del solito. Uscendo la mattina capisco il perché: sta piovendo a dirotto e la strada è bagnata. Il congresso è finito e Luigi è fuori città, quindi ho la giornata libera per andare a visitare San Diego. Con la pioggia non ho particolarmente voglia, ma esco comunque.

Prendo il tram e decido di andare a visitare la missione. Scendo alla fermata “Mission San Diego”, ma dalla fermata (che è sopraelevata) non si vedono missioni e non ci sono nè mappe nè persone a cui chiedere informazioni. In compenso avevo visto dal tram una cartoleria qualche fermata prima. Con la pioggia non ho particolarmente voglia di camminare all’avventura, quindi rinuncio a cercare la missione e riprendo il tram per andare alla cartoleria. Attraverso l’enorme parcheggio del centro commerciale ed entro. È enorme e vende di tutto, quindi devo girare per circa 1 ora per trovare tutto quello che mi serve (me la prendo comoda perché la pioggia non mi invoglia certo ad uscire).


Il “San Diego Trolley”

Nel frattempo è giunta l’ora di pranzo, quindi vado ad un ristorante messicano nel centro commerciale. Prendo un “Ultimate Fajitas” e quello che arriva è spettacolare: un piatto di carni miste, gamberi e verdure alla piastra, un piatto di riso, fagioli, salsa guacamole, panna acida e pico de gallo, e un piatto di tortillas. Per terminare in bellezza prendo anche una fetta di cheesecake al dulce de leche che riesce a superare tutte le mie fantasie più perverse.


Le “Ultimate Fajitas”

Rotolo fino alla fermata del tram e torno alla portaerei USS Midway. Il biglietto di ieri è valido anche per oggi, quindi posso completare il giro. Vado a visitare il “Forecastle” ovvero il locale dove si trovano le catene e i macchinari dell’ancora. Quando i macchinari non erano in funzione, il Forecastle veniva anche usato come sala di ritrovo e vi si svolgevano le messe domenicali.


Il “Forecastle”

Visito i dormitori, la mensa (Chow Line) e la mensa degli ufficiali (Chief Petty Officer Mess), un luogo molto esclusivo dove nemmeno il capitano poteva entrare senza invito. Un tavolino vuoto in un angolo, ricco di simboli, ricorda i caduti.


La CPO Mess

Visito l’ufficio postale, le officine, l’ospedale (Sick Bay), il carcere (Brig) e scendo nella sala macchine, dove si trova la turbina a vapore che muoveva la nave. L’audioguida e numerosi poster appesi alle pareti illustrano testimonianze della vita a bordo.


La sala macchine

Nel frattempo ha smesso di piovere, quindi terminata la visita vado a fare alcune spese. Vado in farmacia a comprare una spugna, ma non riesco a trovarla. Chiedo alla commessa, ma non capisce la mia pronuncia e mi domanda se è un tipo di contraccettivo; alla fine scrivendolo su un foglio riesco a farmi capire. In seguito decido di visitare il Gaslamp Quarter, il quartiere storico di San Diego. Si rivela una delusione: case vecchie senza particolare pregio, e numerosi negozi e ristoranti. Dopo un breve giro, riprendo il tram e torno in albergo.


Il Gaslamp Quarter

Luigi mi avvisa che tornerà tardi, e non ho voglia di uscire per cena, quindi ordino una pizza e vado a dormire, visto che domani (tanto per cambiare) dovrò svegliarmi presto per prendere l’aereo.

2 commenti:

Unknown ha detto...

ma come ordini una pizza???? messicano, bisteccozzi e pesce a manetta altro che pizza! :) te l'avevo detto che ho provato la pizza kebab?? fenomenale! 'na botta di vita :)

Gabriele Guarnieri ha detto...

All'inizio avevo una mezza idea di cercare un ristorante giapponese, ma dopo una giornata di duro lavoro non avevo particolarmente voglia di andare in giro. Tieni conto che il posto dove stavo era in mezzo al nulla, e avrei dovuto fare una lunga camminata fino alla fermata del tram e andare in centro. E poi a pranzo mi ero distrutto.