Questa pagina contiene il diario e le foto di un viaggio in USA che ho fatto per motivi di studio e ricerca, nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Informazione che sto seguendo presso l’Università di Trieste. Il viaggio prevede le seguenti destinazioni:

  • 14 febbraio - 23 febbraio 2008: San Diego, California, sede del congresso SPIE Medical Imaging
  • 23 febbraio - 17 marzo 2008: Silver Spring, Maryland, presso il
    NIBIB/CDRH Laboratory for the Analysis of Medical Imaging Systems
    Division of Imaging and Applied Mathematics
    Office of Science and Engineering Labs
    Center for Devices and Radiological Health
    Food and Drug Administration
Novità: mi fermo fino al 3 aprile. Per Pasqua ho fatto una breve gita a New York City.

Potete trovare il diario dell’anno scorso all’indirizzo http://ggchome.altervista.org/california

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15 marzo 2008

La mattina trovo Zen davanti alla finestra che scruta attentamente fuori. Ellen mi indica un gatto soriano (tabby) che si aggira furtivo nel giardino. Mi spiega che appartiene ad un vicino, ed è molto pericoloso. Una volta le si è intrufolato in casa e ha fatto danni per giorni, e quando lei cercava di catturarlo si nascondeva nel controsoffitto della cantina. Ha provato a mettere una trappola con del cibo, ma non ha funzionato. Alla fine stava per rivolgersi ad una ditta di disinfestazione quando ha pensato di stanarlo mettendo nel nascondiglio una spugna imbevuta di aceto, e la mattina dopo l’ha trovato nella trappola. Una delle rare volte che è uscito di casa, Zen è stato rincorso e aggredito da questo gatto, e adesso ne è terrorizzato.


Zen fa la guardia

Vado in banca ad incassare gli ultimi travelers cheques e poi vado a fare alcune commissioni che mi occupano tutta la mattina. Al ritorno l’autista dell’autobus sembrava avere molta fretta, e suonava all’impazzata a tutti gli automobilisti che mostravano il minimo segno di senescenza. Ci spiega che un altro autobus dietro di lui era in ritardo, e doveva raccogliere lui tutti i passeggeri alle fermate per evitare di farlo ritardare ancora.

Stasera Ellen organizza una festa, perché domani è il suo compleanno e compie 50 anni. Mi ero offerto di fare delle crêpes alla Nutella, che finora hanno avuto un successo incredibile pur essendo il dolce più banale che si può fare, ed Ellen si è mostrata entusiasta all’idea, al punto che ha comprato apposta per l’occasione una nuova padella antiaderente. Siccome la farina che ha in casa ha un mucchio di additivi (farina di orzo, ferro, vitamine) che le danno un sapore strano, vado al supermercato a comprare della farina semplice. Devo cercare parecchio, e alla fine trovo soltanto un pacco da 5 libbre. Vorrà dire che ne farò tante. Compro anche una bomboletta di panna montata, e per il gusto di strafare ne prendo una fatta con vera panna. Quando arrivo a casa, mi accorgo ormai troppo tardi che la farina che ho comprato era integrale. Sono talmente abituato a fare integrali che ormai non ci faccio più caso. Pazienza, può darsi che vengano bene lo stesso, e poi tanto sono americani e mangiano qualunque cosa. Inizio a prepararle; hanno un gusto diverso dal solito, vengono più spesse e hanno un colore marrone che le fa sembrare bruciate, ma si possono mangiare. Aaron invece contribuisce con una cassa di bottiglie di birra. Siccome Ellen ha proposto di ballare, masterizzo un CD con un po’ di musica che ho nel computer, che forse non è il massimo per ballare ma chi si accontenta gode.

Tra gli invitati alla festa ci sono Habir (una ragazza francese di origine libica, ex inquilina, che sta seguendo un dottorato qui) con marito e figlia, l’insegnante di astrologia di Ellen, la nostra vicina Jennifer (che ha 3 figlie e 4 gatti), una delle figlie di Jennifer (Mara, 13 anni) e alcune altre amiche. L’occasione è ghiotta per fotografare finalmente un po’ di donne americane, soddisfando la richiesta che moltissimi continuano a farmi.


Ellen


Ellen, Habir con la figlia e un pezzo di Aaron


Mara, che vista la giovane età non ha ancora fatto in tempo ad ingrassarsi più di tanto


Il reparto “Pappa & Ciccia”


L’insegnante di astrologia (sinistra), ellen (centro) e Jennifer (destra)

Oltre alle crêpes e alle birre, il menu prevede formaggio, una torta al cioccolato portata dal marito di Habir, patatine, macedonia, uno champagne russo (buono), un vino tedesco (pessimo), aranciata e acqua. Le mie crêpes vengono subito spazzolate, e oltre alla Nutella c’è del gelato che si può usare come ripieno; la panna si rivela un’idea vincente e viene spremuta fino all’ultima oncia. Una signora mi guarda attentamante mentre le preparo, dicendo che lei non riesce a farle così sottili e tonde.

La conversazione si fa subito interessante. A quanto pare, il periodo che sta per venire è molto complesso dal punto di vista astrologico, perché una congiunzione tra Saturno e Urano causerà un’importante conquista in campo scientifico o tecnologico seguita da un periodo di crisi economica. Il fenomeno si ripete ciclicamente con un periodo di 42 anni, e le precedenti conquiste causate da questa congiunzione sono state il volo di Lindbergh e lo sbarco sulla Luna. In seguito mi chiedono le mie impressioni sull’America, e racconto brevemente le cose che mi piacciono e che non mi piacciono. Cito il caffè, e una signora mi conferma che anche a lei in genere non piacciono i caffè serviti qui, visto che hanno un retrogusto di bruciato. Mara all’inizio se ne sta in disparte leggendo un libro, ma poi si unisce alla conversazione raccontandoci che per la scuola deve preparare una tesina di musica che consiste nell’incontrare di persona un musicista professionista e vedere come lavora. La difficoltà sta nel trovare un musicista professionista, e infatti nessuno dei presenti ne conosce, per cui forse dovrà cambiare materia. Un suo precedente compito, per un gruppo scout che frequenta, consisteva nel misurare delle finestre per metterci le tende. Che coincidenza, anch’io sono qui per fare misure. Zen, che non ama la confusione, rimane in cantina e non si fa vedere.

Ormai si è fatto tardi, e nessuno ha voglia di ballare. Mara ha sonno e torna a casa; un po’ alla volta anche gli altri se ne vanno. Ellen commenta che ha sempre molta difficoltà a far ballare la gente. Aaron, che è stato il maggior consumatore di crêpes della serata e ha apprezzato i miei esperimenti enogastronomici dei giorni scorsi (in particolare la salsa di cipolle; non i piatti di carne visto che è vegetariano), mi raccomanda di preparare per lui un’abbondante scorta prima di tornare in Italia. Mi offro di insegnargli le ricette, ma ribadisce che vuole che gliele faccio io, e non che gliele insegno. Osservo che questo è un po’ un ragionamento da femminucce, ma mi risponde che questa è la mentalità comune americana. Ellen invece nota giustamente che solo le ragazze giovani si fanno servire; dopo il matrimonio devono lavorare loro, e spesso farebbe comodo a loro avere una “moglie” che fa i lavori di casa.

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