Le misure di stanotte sembrano venute, e il comparatore con isteresi riesce a riconoscere alla perfezione i segnali di sincronismo. Però quando provo a disegnare un grafico, ho la sensazione che qualcosa non abbia funzionato. In dei lunghi tratti della sequenza misurata, la sonda del radiometro ha registrato una schermata bianca invece della sequenza di prova. Qui gatta ci cova. Forse ho sbagliato a generare la sequenza di prova, ma la controllo ed è giusta. Forse qualcuno è entrato nel laboratorio e ha acceso la luce ... ma alle 4 di notte? O forse c’è un errore nel mio programma? Lo analizzo attentamente, ma non trovo errori. Dopo essermi spremuto il cervello per parecchio tempo, scopro il colpevole. Durante la notte l’antivirus era partito per fare una scansione programmata, e la sonda aveva misurato la luminosità della finestra che era apparsa. Lo uccido senza pietà.
Nel resto della giornata faccio altre prove, e per puro sfizio modifico il programma in modo che mi mandi un SMS via Internet quando ha finito la misura. Aldo inoltre suggerisce di verificare se la sonda del radiometro è lineare, quindi preparo un esperimento per verificarlo. Confronto la misura del radiometro con una misura fatta con un colorimetro Minolta CS-100, e sono in buon accordo. Il colorimetro però ha una sensibilità molto inferiore, quindi per verificare la linearità anche per basse luminosità mi procuro dei filtri neutri e li uso per fare una stima, forse non proprio precisa ma non ho altri metodi. Dalle misure risulta che il radiometro è lineare, anche meglio di quanto Aldo si aspettava. Nel pomeriggio seguo un seminario di un ricercatore nel campo militare, che propone un sistema per registrare la voce con un radar che registra le vibrazioni del corpo. Il sistema dovrebbe consentire di registrare la voce anche a distanza, e cancellando i rumori di fondo, ma dagli esempi che ci fa sentire la qualità è talmente pessima che è quasi impossibile capire qualcosa. Ripete più volte che il progetto è poco finanziato, ma per il momento ho qualche dubbio che riesca a suscitare l’interesse di qualche sponsor. Prima di tornare a casa, rifaccio partire la misura notturna.
La sera decido di fare esperimenti enogastronomici. Preparo una salsa alle cipolle, semplice e saporita, che si può usare ad esempio per condire la pasta o la carne. Uso una delle famose cipolle americane grandi come palle da bowling che ho preso al supermercato. Capisco subito che non è saporita come quelle italiane, visto che non mi fa piangere mentre la pelo. Magari è stata modificata geneticamente in modo da non liberare gas tossici, chi lo sa? La salsa mi viene diversa dal solito, ma il colpevole non è la cipolla: è il dado, che pur essendo Knorr ha un sapore strano. Comunque è mangiabile, e anzi Ellen e Aaron la assaggiano di gusto. Zen invece non mostra interesse. Cucino inoltre le scaloppine al marsala, usando un “marsala” trovato al supermercato che si rivela veramente pessimo, ma per cucinare può andare bene. Questa ricetta invece suscita l’interesse di Zen. Mentre tagliavo la carne, cucinavo la carne e mangiavo la carne, continuava a guardarmi e strusciarmisi addosso e a fissarmi con i suoi grandi occhi verdi. Forse stava cercando di dirmi qualcosa, ma non sono riuscito a capire cosa.
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